Credo che in questo momento, anche se la stampa ci riempie di informazioni pseudo scientifiche e narrazioni maldestre riguardo alle diverse proposte vaccinali, la loro produzione e distribuzione, ci sia una domanda nel sottofondo di ciascuno. Vaccinarsi: si o no?
Ho scremato fra i motivi che ho visto circolare in rete e che squalificano l’una o l’altra posizione con argomenti a volte graziosi, a volte disgustosi, ma di poca utilità, se non quella di alimentare una falsa polarizzazione mediatica fra le differenti posizioni.Ho invece riflettuto e ho scelto 5 buoni motivi che, dal mio punto di vista, danno un fondamento adeguato alla propria decisione. Si tratta di una scelta importante. Non sono certamente gli unici motivi ma sono quelli che mi permettono di evidenziare alcuni antepredicativi. Non ho intenzionalmente messo le ragioni che, glissando sull’aspetto sanitario, si inscrivono nei Si o nei NO rispondendo a questioni economiche e/o di libertà, poiché la salute fisica e mentale è il vero perno di tutta questa storia e ciò che più mi preoccupa. Quindi riflettiamo:
MI VACCINERO’ PERCHE’…
- Perché non voglio ammalarmi o ri-ammalarmi.
- Perché credo che il vaccino sia l’unica soluzione scientificamente provata, non esistono altre cure.
- Perché, anche se i vaccini anti Covid 19 non sono stati testati adeguatamente, credo sia necessario dare una risposta urgente a questa grave malattia.
- Perché credo che la medicina degli uomini si sviluppa provandola sugli uomini, è necessario prendersi questa responsabilità e ciò giustifica le eventuali perdite di vite durante la sperimentazione.
- Perché credo che l’OMS, i governi e le industrie farmaceutiche stiano facendo in generale del loro meglio per proteggere la salute dei cittadini di tutto il mondo, non senza errori, ma la situazione è eccezionale.
NON MI VACCINERO’ PERCHE’…
- Perché non voglio ammalarmi o ri-ammalarmi
- Perché non credo che il vaccino sia l’unica soluzione scientificamente provata, anzi credo che sia quella meno testata, mentre ci sono tante cure che hanno dato buoni risultati.
- Perché non credo che il Covid19 sia così grave, se preso in tempo con cure adeguate e che l’urgenza sia ingustificata, vista la disomogeneità dei dati e la scarsa efficacia degli strumenti diagnostici.
- Perché credo che la pratica medica debba rispettare le persone e integrare le conoscenze mediche di tutte le correnti, quando ci si trova di fronte a un fenomeno nuovo invece di fare un grande esperimento di massa sulle persone.
- Perché credo che all’interno dell’OMS, dei governi e delle lobbies farmaceutiche ci siano interessi molto grossi di soggetti la cui priorità non è affatto la salute dei cittadini di tutto il mondo.
Questi motivi manifestano nel complesso al loro interno una certa coerenza, anche se denotano certamente diverse visioni della realtà, che probabilmente presentano molte più sfumature e passaggi da una posizione all’altra all’interno delle persone. Ma c’è un punto in comune nelle due posizioni e che esprime un bisogno. Poi si tratta di credenze e di opinioni, senza dubbio corredate dalle esperienze che ciascuno di noi ha fatto e fa ancora oggi con le istituzioni e con la salute e la cura di sé e di chi ci circonda. Questa epoca complessa nella quale viviamo richiede un approccio non superficiale e opportunistico, poiché si sta gestando un nuovo mondo e ciascuno deve trovare il proprio centro di gravità da cui scegliere e prendere decisioni.
Spero sia utile questo breve contributo.