5 buone ragioni per votare… o per non farlo

(Foto: D. Beccafumi. Ercole al bivio – da wikimedia Commons)

Le opinioni delle persone non sono così polarizzate come sembra e il popolo degli indecisi aumenta di anno in anno. Gli argomenti qui sintetizzati cercano di mantenere una coerenza di contesto logico ma, come ben sappiamo, la logica non è la forma più comune di pensare. Tra i nostri amici e conoscenti troviamo molte sfumature che contraddicono la logica ma che rappresentano il sentire individuale. Ovviamente questa riflessione è dedicata agli indecisi, poiché chi ha già deciso e sa cosa fare o ha già riflettuto fin troppo o non lo vuole proprio fare.

Tutti, generalizzando un po’, partiamo dalla voglia di cambiare rispetto alla situazione che stiamo vivendo.
Per alcuni questo cambiamento significa semplicemente tornare alla “normalità” di prima (un mondo ingiusto dove, però, l’ingiustizia la vivevano genti lontane); per altri è lanciarsi nel futuro tecnologico dell’internet delle cose e dei corpi (dove chi può permetterselo avrà tanti giocattoli per la propria comodità); per altri ancora cambiare rappresenta rifondare un sistema che permetta lo sviluppo umano, a partire dall’interiorità piuttosto che dalla tecnica (e qui c’è un universo multicolore di posizioni, dai luddisti ai sostenitori del progresso delle tecnologie sostenibili, dai tradizionalisti religiosi alle diverse spiritualità atee emergenti). E forse non è molto difficile immaginare che la situazione cambierà, in un modo o in un altro, ma cambierà.

Ecco in sintesi alcune osservazioni.

VOTERO’ PERCHE’…

  1. Perché voglio che la situazione cambi
  2. Perché votare è un diritto fondamentale di ogni cittadino, è il modo per fare sentire la propria voce. Votare è anche un dovere civico.
  3. Perché è l’unico mezzo che abbiamo per cambiare, anche se le istituzioni non funzionano come vorremmo. Se i cittadini votano persone diverse saranno diverse le decisioni e le politiche, così è la democrazia.
  4. Perché ci sono persone valide che si stanno candidando. Ci sono molte persone nuove, senza conflitti di interessi, che si stanno candidando per la prima volta e che hanno dimostrato nella loro storia di non farsi corrompere.
  5. Perché non votare, annullare o votate bianco sono azioni che non influiscono sul risultato perché non c’è un quorum di voti o di voti validi da raggiungere

NON VOTERO’ PERCHE’…

  1. Perché voglio che la situazione cambi.
  2. Perché è ormai evidente che il nostro voto non conta.
  3. Perché è necessario riprendersi la responsabilità e non delegare ad altri le scelte. Non votare significa non dare più il nostro consenso a questo modello di istituzioni e di democrazia formale.
  4. Perché il sistema politico è in decadenza e chi viene eletto, anche con le migliori intenzioni, o si fa corrompere o non riesce a ottenere niente.
  5. Perché è evidentemente una farsa (hanno atteso il tempo utile per avere il vitalizio, hanno messo in grande difficoltà le nuove formazioni politiche ecc) e il vero cambiamento deve avvenire nella società costruendo una alternativa e modificando la cultura.

Perdonate l’eccessiva semplificazione, che ha il solo pregio di sottolineare che le posizioni polarizzate hanno come sottofondo il persistere, in qualche forma, o l’assenza della fiducia nelle istituzioni come oggi si presentano. Vorrei anche precisare che la fiducia nelle istituzioni non significa fiducia nell’essere umano, come la fiducia nell’essere umano non comporta quella verso le istituzioni e, per finire, che La fiducia è un fenomeno dinamico e non un sentimento immutabile o “religioso”.

Mi auguro che queste brevi considerazioni siano utili alla riflessione e a prendere una decisione che sia la più consapevole possibile. E, lasciatemelo dire, la consapevolezza è l’unica cosa realmente importante per l’evoluzione personale e per quella della nostra specie.