Ho appena finito di leggere un gradevolissimo libro-raccolta di scambio epistolare fra due eminenti studiosi del secolo scorso. Capisco perché gli storici si innamorano del loro lavoro, perché dagli scambi epistolari si tratteggiano le varie personalità e si scoprono le opinioni e gli atteggiamenti privati che nei documenti ufficiali sono spesso nascosti dietro a bibliografie, timbri o solennità.
Tra le tessere del mosaico delle lettere scambiate fra Emil Cioran e Mircea Eliade durante 40 anni delle loro esistenze, ho scoperto le caratteristiche della generazione dei giovani rumeni nati nei primi anni del novecento. Ma ho anche saputo che Eliade aveva un appartamentino a Parigi con una perdita alla doccia, e Cioran si era attivato per avvisare gli ospiti.
Allora ho pensato agli storici del futuro, che vorranno ricostruire i tratti personali dei personaggi di quest’epoca per dare loro una terza dimensione o che cercheranno di interpretare le passioni della popolazione e si troveranno di fronte a infiniti messaggi da 280 caratteri di intimità falsamente rivelate e con sequenze inenarrabili di emoticon…
Le tessere del mosaico si sono rimpicciolite parecchio!